martedì, settembre 04, 2007

ITALIA 68 - SLOVENIA 69

















L’esordio dell’Italia agli Europei ha un sapore amaro, amarissimo.
Si parte con Bulleri, Basile, Soragna, Bargnani e Marconato, ma al di là degli uomini è tutta la squadra a non girare. Ci si ostina (e non è una novità) a tirare sempre da fuori, a rimbalzo subiamo la fisicità degli avversari e la palla in attacco non gira come dovrebbe. Si arriva così, senza imbastire un’azione degna di nota, fino allo scadere del secondo quarto. 25 a 38 il risultato. Bargnani e Belinelli le delusioni più grandi, Mordente l’unico veramente positivo.
Nella ripresa si cambia marcia, Bulleri e Gigli prendono per mano la squadra e piazziamo un parziale 11 a 0, purtroppo però il nostro playmaker in difesa è nervoso e commette qualche fallo ingenuo così dopo pochi minuti ha già raggiunto il suo quarto fallo e deve sedersi in panchina.
L’Italia si scioglie nuovamente e la Slovenia grazie a degli ottimi Smodis e Lorbek torna ad una decina di punti di distanza. Nel quarto quarto gli avversari amministrano senza problemi, noi perdiamo palloni su palloni e gli unici a dare un contributo tangibile sono Belinelli e Crosariol in difesa, poi, finalmente, rientra il Bullo e per i nostri si riaccende la luce.
Il play italiano aiutato da un grande Matteo Soragna dà la sveglia alla squadra e, penetrazione dopo penetrazione, ricuce lo strappo fino a firmare l’assist per la tripla che a 5” dalla fine ci dà un vantaggio di due punti!
È vittoria! No, veramente no… in campo scelgono di non fare fallo e non rischiare i supplementari però la difesa è disunita e il play avversario, Lakovic, riesce ad attraversare il campo senza troppi problemi e a piazzare una tripla da 8 metri allo scadere. Canestro.
Buio pesto per l’Italia e sloveni in festa.
Vista la partita, per il basket è giusto così.
Non si può giocare solo per 10 minuti totali una partita di questo calibro e il 4/22 da tre deve far riflettere. Così come bisogna capire in fretta se i tanto acclamati Bargnani e Belinelli possono dare davvero un contributo importante o se la loro inesperienza consigli piuttosto di puntare su giocatori meno pubblicizzati ma più umili e concreti.